La nostra battaglia in questi anni non era sbagliata o strategica, dicevamo semplicemente quello che sarebbe accaduto.
La Regione ha voluto salvare la gestione romana della raccolta differenziata affondando la nostra Provincia.
E così siamo noi oggi, ad essere in emergenza.
La SAF, unico impianto pubblico che accoglie i nostri rifiuti, con una lettera fredda e senza ulteriori approfondimenti, ci ha comunicato la sospensione del ritiro dell'indifferenziato.
La Regione con una lettera altrettanto distaccata rimanda la patata ai Comuni dicendo loro di dover attivarsi in autonomia per la ricerca di impianti.
In attesa di risposte serie e responsabili,
l' Amministrazione Comunale e gli Uffici si sono immediatamente attivati per trovare soluzioni temporanee e quindi saremo tempestivi nel comunicare alla cittadinanza gli sviluppi di quella che è una vera e propria emergenza rifiuti provinciale.
Oggi si attesta il fallimento della Regione Lazio sulla gestione dei rifiuti, che in questi anni non ha previsto nessuna pianificazione idonea ma si è limitata ad incentivare l'imprenditoria privata legata agli impianti che trattano rifiuti sui nostri territori.
La visione scellerata della Regione di trasformare la Ciociaria in pattumiera del Lazio sta affossando i Comuni e i cittadini che si vedono costretti a pagare tributi più cari e ora addirittura a tenersi i rifiuti in casa. Gli sforzi delle Amministrazioni per diffondere i principi di una gestione circolare e virtuosa è rovinata da una politica debole e clientelare.
Ad oggi non ci sono bonifiche in atto.
Non esiste il registro dei tumori.
Non esiste una legge sugli odori.
Ed esiste una legge fuffa promossa dai Consiglieri Buschini e Battisti per vietare gli gli impianti di rifiuti sulla Valle del Sacco che non ha alcuna efficacia.