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Pubblicato martedì 26 febbraio 2019

Monte Cacume

 Il Monte Cacume è il più caratteristico dei Monti Lepini e la sua forma conica (klippen), dovuta alla particolare geologia, spicca isolata sullo sbocco della valle di Prossedi - Giuliano - Ceccano, nella Valle del Sacco.

 

Il comprensorio di Cacume, racchiude caratteristiche estremamente interessanti, meritevoli di protezione e di studio, sia dal punto di vista botanico che faunistico. La sua particola re cresta ad imbuto rovesciato è visibile da tutta la provincia laziale. Proprio questa cima, il cui nome deriva dal latino “ CACUMEN “ (aguzzo, appuntito) o anche dal Sanscrito “ KAKUD “ (cima, monte), è stata a lungo oggetto di studio da parte di naturalisti per verificare in quale modo i terreni più antichi abbiano sovrastato i più recenti SERAF SERAF EUREKA Nonostante l’asprezza dei luoghi, la montagna fu abitata fin dal Medioevo dove vi sorse un convento benedettino denominato di Sant’ Angelo Monte Cacume SERAF EUREKA Veduta del Monte Cacume e della valle Il sommo poeta Dante Alighieri lo cita nel 4°canto del Purgatorio, ai versi 25 e 27 “Vassi in San Leo e in San Leo e discendesi in Noli, montasi su in Bismantova e in Bismantova e in Cacume con esso i pi con esso i pié; ma qui ; ma qui convien ch convien ch’uom voli”.

Descrizione del percorso Il percorso che conduce a Monte Cacume ha inizio con una scalinata in pietra, situata all’uscita della galleria che si imbocca sulla sinistra appena giunti a Patrica.

A quasi 1000 metri di quota, su Monte Cacume sono presenti delle magnifiche e misteriose grotte. Esse custodiscono un incantevole laghetto d'acqua dolce, come si può vedere dalle foto. L'avventurarsi in queste grotte è estremamente pericoloso e rischioso, pertanto non ci sono pubblicazioni del luogo in cui sono situate.

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